Innanzitutto chi è il Medico-Chirurgo?
Per essere tale il medico chirurgo deve essere in possesso, e possibilmente esporre:
A) Il Diploma di Laurea in Medicina e Chirurgia;
B) Il Diploma di Abilitazione all’Esercizio della Professione Medica.
Attenzione alle figure professionali equivoche che “si lasciano” chiamare “Dottore” e che medici non sono, presenti anche nella nostra città!
Manipolazione vertebrale: cos’é?
La manipolazione Vertebrale è un “micromovimento” secco, esercitato su un segmento della colonna vertebrale che combina di solito uno stiramento e una rotazione. Al termine del gesto terapeutico si avverte a volte un lieve rumore di scroscio simile a quello di quando ci si fanno schioccare le dita e che ha esattamente la stessa natura. I meccanismi dello stiramento improvviso dei muscoli attorno alle vertebre, del disco e delle articolazioni intervertebrali portano all’effetto benefico. Sembra che dallo stiramento di queste strutture anatomiche (che intervengono sulle cause del dolore) derivi la decontrazione muscolare necessaria a ripristinare la mobilità della colonna e il sollievo dal dolore al movimento.
Quando è indicata una manipolazione?
Solo una Visita medica completa (anche della vostra colonna ma non solo) permette di stabilire se una manipolazione vertebrale può giovarvi. Per esempio i dolori che si accompagnano a una limitazione del movimento vertebrale o ad una tensione muscolare sono delle buone indicazioni. Viceversa la presenza di un’infiammazione in fase acuta o un blocco assoluto del movimento, rende la manipolazione poco o per nulla efficace se non pericolosa.
Talvolta i dolori possono essere di origine diversa, per esempio essere espressione di malattie potenzialmente gravi che solo un medico è in grado di escludere o individuare. Solo il medico attraverso la diagnostica clinica (l’anamnesi, cioè, la raccolta dei dati del paziente, la visita medica e la prescrizione di ulteriori accertamenti nel caso nel caso ne ravvisi la necessità) potrà giungere ad una diagnosi corretta e scegliere il trattamento più sicuro caso per caso.
Trattamento manipolativo: come si esegue
Dopo un accurato esame diagnostico la manipolazione è preceduta da manovre di mobilizzazione della colonna (movimenti ripetuti, progressivi ed elastici senza gesti bruschi) e da diverse tecniche di rilassamento e di stiramento dei muscoli del collo, del dorso e della schiena. Queste manovre permettono al medico di preparare il paziente al gesto manipolativo.
Il dolore nel gesto manipolativo
L’atto manipolativo medico è indolore.
Il trattamento manipolativo medico può necessitare di un massimo di 3-4 sedute, ma in alcuni casi anche un’unica seduta può essere risolutiva. L’indicazione ad un altro trattamento manipolativo dipende dal risultato della precedente seduta e dall’esame clinico al momento del successivo controllo.
Quali le possibili complicazioni
Come per qualsiasi cura il trattamento manipolativo vertebrale può essere seguito da effetti collaterali e, più raramente, da veri incidenti. (N.B.: e se eseguito da non medici pare con una frequenza molto più alta).
Effetti collaterali transitori
Compaiono nel 10% dei casi e sono benigni:
-una sensazione d’affaticamento, indolenzimento diffuso tipo “bastonatura” che compare nelle ore successive al trattamento ed è di breve durata;
-indolenzimento localizzato che recede anche spontaneamente o, in pazienti particolarmente sensibili, con un blando analgesico;
-una riacutizzazione temporanea del dolore iniziale che scompare in 2-3 giorni.
In casi rarissimi fratture
-Fratture costali
-Crollo vertebrale
Nota: in ambo in casi si tratta di lesioni benigne, certamente spiacevoli, ma destinate a risolversi spontaneamente senza trattamento e senza esiti al massimo in 45 giorni, sono in ogni caso legate ad un esame incompleto (ad esempio assenza di radiografie anche se di vecchia data).
Eventi eccezionali
Incidenti gravi sono decisamente rari. La loro frequenza è segnalata in letteratura e valutata in un caso su un milione di manipolazioni e riguardano unicamente alcuni tipi di manipolazioni del collo in pazienti di sesso femminile sotto ai 50 anni, con maggior rischio accertato nelle fumatrici e nelle donne che assumono la pillola anticoncezionale (nello studio in questione il 96% di questi incidenti era occorso dopo manipolazioni eseguite da non medici!). Si è trattato di casi di paralisi di un arto o di tutto il corpo, complete e definitive, in seguito a manovre in rotazione forzata del collo e mai a seguito di manovre in flessione che sono quelle utilizzate dai medici. La causa anatomica è una lesione dell’arteria vertebrale legata ad una fragilità costituzionale che potrebbe prodursi anche per una rotazione spontanea.
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